Tuttofare Mkhitaryan: Assist e tanti gol. Con lui la Roma sogna da grande

Ci sono giocatori che hanno un'intelligenza diversa da tutti gli altri, dal punto di vi sta calcistico e non. Giocatori che poi fanno la dif ferenza perché in campo sanno costruire e finalizzare, alla con tinua ricerca di quegli spazi do ve poter far male in modo più semplice agli avversari. Sono quei giocatori che hanno un'ef ficacia massimale per le pro prie squadre, quelli in grado di fare sempre la differenza, in un modo o nell'altro. Tra quei gio catori lì c'è anche Henrikh Mkhitaryan, uno dei grandi se greti del terzo posto della Ro ma. Perché Micki inventa, se gna e costruisce. Tanto che in Europa ci sono solo due altri calciatori che hanno segnato almeno 7 gol e piazzato altret tanti assist come ha fatto lui e sono Bruno Fernandes del Manchester United ed Harry Kane del Tottenham.

Al top assoluto

Micki però è andato anche ol tre, perché di gol ne ha segnati addirittura 8, grazie al calcio di rigore messo a segno mercoledì pomeriggio a Crotone, quello del temporaneo 3-0, il sigillo che ha definitivamente chiuso i giochi contro la squadra cala brese. Con quel rigore lì il fan tasista armeno ha partecipato da inizio stagione a ben 15 gol, già meglio di quanto fatto nella scorsa stagione (quando si fer mò a 9 gol e 5 assist). Certo, Bruno Fernandes e Kane han no fatto anche meglio (il porto ghese finora 11 gol e 7 assist, il centravanti inglese 10 reti per sonali e 11 assist), ma nei primi 5 top campionati europei subi to dopo di loro c'è proprio Mkhitaryan. A dimostrazione anche di quanto sia diventato decisivo per le fortune attuali della Roma. Del resto anche mercoledì pomeriggio, subito dopo la fine della partita vinta in casa del Crotone, Fonseca è stato molto chiaro con tutti: «Micki è uno dei giocatori più intelligenti che abbia mai allenato in carriera. È uno che sa andarsi a cercare gli spazi come pochi altri sanno fare».

I suoi movimenti

Ed il segreto di Mkhitaryan nel lo scacchiere giallorosso è pro prio questo, al di là della quali tà tecnica sopraffina (basti ve dere il delizioso stop in corsa con cui ha messo a terra il bel lancio di Villar sull'azione del primo gol di Borja Mayoral a Crotone). E cioè sapersi andare a cercare quegli spazi dove può giocare in tranquillità e fare ancora più male agli avversari. Nella scorsa stagione giocava più aperto, anche perché quel lo richiedeva il modulo (il 4-2 3-1). Adesso invece che giostra più dentro il campo, con il 3-4 2-1, ha trovato anche il modo di rendersi più pericoloso. Perché è più vicino alla punta, può dialogare meglio sia con essa sia con il mediano di riferi mento e ha maggiore libertà di spazi. Tanto che, ad esempio, nell'azione che a Crotone porta al rigore (con la «palla traversa» di Cristante, come ama definirla Spalletti) lui si era abbassato a ridosso dei difensori, per cercare di portare fuori posizione il suo avversario diretto (Magallan) e creare spazi per gli inserimenti da dietro dei compagni di squadra. E il giochino è riuscito alla perfezione, tanto per tornare all'intelligenza cal cistica dei giocatori.

CONTRO L'INTER

È chiaro quindi come domeni ca sia proprio lui una delle ar mi a cui Fonseca si affiderà per scardinare la difesa dell'Inter. La Roma vuole vincere per ag ganciare i nerazzurri al secondo posto e dare una spallata alla statistica che la vuole in diffi coltà con le altre grandi. Contro i nerazzurri Mkhitaryan j andrà a cercarsi gli spazi tra Skriniar e Hakimi, cercando - con l'aiu to di Spinazzola - di costringere l'esterno marocchino ad aiuta re in fase difensiva (e, di conse guenza, a spingere meno). Del resto, non ci si può certo ferma re alle settebellezze di oggi..

(La Gazzetta dello Sport)