Mayoral a tutto gas. Crotone al tappeto. Ora assalto all'Inter

Roma-Inter domenica a pranzo promette di essere molto interes sante e in altri tempi sarebbe scattato un classico titolo: corsa al biglietto. Adesso invece scattano soltanto le ambizioni di una squadra di vertice come si conferma quella giallorossa, discretamente con scia di avere dei limiti, ma che lavora di continuo per non la sciarsi sopraffare. Se l'Inter si presenterà incarognita dopo la sconfitta con la Sampdoria, la Roma la aspetta con la prospet tiva dell'aggancio al secondo posto nerazzurro. La banda di Fonseca offre una continuità degna della posizione che occu pa, con tre successi consecutivi che diventano cinque nelle ulti me sei uscite. Un complesso fe lice che riparte da Crotone, oltre che con il netto 3-1 in tasca, con altre consapevolezze.

LE CERTEZZE

In ordine sparso: anche senza alcuni leader ci sono dei sostitu tiche attutiscono il pericolo del la dipendenza. Dunque: Edin Dzeko resta in panchina per quasi tutta la partita, ma Borja Mayoral si costruisce un pezzo di futuro. I due gol e il rigore procurato ovviamente risalta no. Ma ciò che rinfranca i giallo rossi non è soltanto il finalizza tore, bensì il sistema con cui si arriva a due reti: movimento di fonsechiana abitudine cen tro, esterno, centro e conclu sione o rigore (del delizioso Mkhitaryan). Significa che i tempi di gioco sono stati assimi lati e ben sviluppati da più ele menti, non soltanto dal canno niere principe o dall'assist man più delicato. Altro esempio: Ve retout fuori, ma Cristante e Vil lar prendono possesso del cen trocampo e non lo lasciano più. Più determinante il primo, tra anticipi, aperture, occhio svelto come piede per cercare la punta dopo aver rubato palla. Ma da non sottovalutare anche il secondo, in continua crescita fi sica e caratteriale. A proposito di carattere: la Roma talvolta ha il pregio di partire in modo au toritario ma di proseguire ac cartocciandosi. Anche stavolta incassa un gol nella ripresa, e sono 16, ma il peccato non di venta una grave colpa. Perché è schiacciante la trazione totale dell'avvio: le tre reti fanno arri vare a 22 quelle messe a segno nella prima metà, come nessu no nell'Europa che conta; poi, se si prendono i primi 15 minuti, la Roma è quota 8 centri.

IL CONFRONTO

Certo, il Crotone è ultimo, con la peggior difesa e con un 6-2 re centissimo, domenica scorsa, proprio contro l'Inter. Stroppa prova cambiare la difesa, con due elementi nuovi su tre, ma l'esito non è diverso. Il confron to della Roma con i nerazzurri non può basarsi sugli stessi riva li, però a Milano rossoblù chiu sero il primo tempo sul 2-2 e ieri invece sullo 0-3. Il secondo allo Scida è stato molto più rilassan te. Spunta ancora un tentativo di dare animo al Crotone, dopo il gol di Golemic, ma i blackout non sono collettivi, bensì singo li. Se Mancini e Karsdorp sono svagati nel servire gli avversari, ci sono sempre dei colleghi, tipo Peres o Lopez, che rimediano. Confermarsi contro una big è il prossimo gradino.

(La Gazzetta dello Sport)