La Roma spietata con le piccole deve iniziare a pensare in grande
Alla vigilia della trasferta di Crotone, poi archiviata con la soverchiante superiorità che la Roma mostra sempre con tro le «piccole», Paulo Fonse ca aveva indicato Inter e Juve come le favorite per lo scudet to e Milan, Napoli e Atalanta come possibili contendenti. Nessun accenno, invece, alla sua squadra. Scaramanzia? Furbizia? Di sicuro i risultati della giornata, con le sconfitte di Inter e Napoli, possono cambiare rapporti di forza e prospettive.
Il 3-1 al Crotone conferma che la Roma è da corsa per la zona Champions League. Fin qui ha vinto 10 delle 11 partite giocate contro squadre meno attrezzate di lei: l'unica ecce zione è lo 0-0 a Verona alla prima giornata, poi diventato 0-3 a tavolino per il caso Diawara che la società giallo rossa spera di ribaltare in ap pello. Una continuità di rendi mento che vale il terzo posto in classifica.
La Roma è invece mancata, finora, nei big match: pareggi contro Juventus (bianconeri in 10), Milan e Sassuolo, sec che sconfitte contro Napoli e Atalanta. Il calendario delle prossime due giornate dice: Inter e Lazio, prima della chiusura del girone di andata contro lo Spezia, sempre all'Olimpico. La sfida contro i nerazzurri vale, in caso di vit toria dei giallorossi, l'aggan cio al secondo posto. Il derby è il derby e non richiede spie gazioni. Anche il cauto Fonse ca sente che è arrivato il mo mento decisivo: «Contano i tre punti, è importante vincere tutte le partite a prescinde re dall'avversario. L'Inter è una bellissima squadra, sarà una partita diversa ma voglia mo vincerla». In quel caso sa rà difficile tenere a bada l'en tusiasmo di una città che in comincia a sognare.
Da Crotone sono arrivate risposte importanti riguardo al turnover e alla competitività di tutta la squadra, riserve comprese. Fonseca ha rispar miato Dzeko, Veretout e Lo- renzo Pellegrini, più l'infortu nato Pedro, ei sostituti hanno giocato bene (Cristante) o addirittura benissimo (Mayoral, doppietta e rigore procurato per il 3-0). Come era già suc cesso a Bologna, ai giallorossi è bastata mezzora per chiude re la partita. Il satanasso della squadra resta Henrikh Mkhi taryan, arrivato a 8 gol e 7 as sist in campionato. Un profes sore del calcio, tanto che Fon seca, a fine gara, si è lasciato andare a un'affermazione im pegnativa: «È uno dei calcia tori più intelligenti che io ab bia mai visto. Sa sempre tro vare lo spazio giusto in cam po». Particolare importante: l'armeno è arrivato in prestito la scorsa stagione dall'Arsenal e quest'estate i Gunners, per liberarsi di un ingaggio pe sante e per le pressioni di Mi no Raiola, che sa sempre fare gli interessi dei suoi assistiti, hanno accettato di anticipare di un anno la rescissione del l'accordo. Un grandissimo colpo.
Commentando invece il mercato appena aperto, Fon seca è tornato Fonseca: «I no mi giusti li ho fatti alla socie tà, ma a voi non posso dirli». Il primo è El Shaarawy. Lavoro per il nuovo dirigente Tiago Pinto, che dovrà cominciare da casa, in isolamento dopo essere risultato positivo per la seconda volta al Covid-19.
(Corriere della sera)